Un Defibrillatore a Preggio

Il giorno 8 dicembre 2016 presso la sede della Proloco di Preggio, è avvenuta la consegna del defibrillatore DAE semiautomatico adatto sia all’età pediatrica che a quella adulta.
L’iniziativa di raccolta fondi “ Regala un Battito” è stata promossa dal Gruppo Comunale di Protezione Civile di Umbertide, dal Comitato Croce Rossa di Città di Castello e specificatamente dal Gruppo di Soccorritori di Umbertide e da Informazione Locale, mensile di informazione gratuita con sede in Umbertide.
I fondi raccolti ammontano a oltre 5.000 euro di cui 420 euro raccolti dalla comunità di Preggio.
Alla cerimonia di consegna erano presenti Claudio Stoppa della Protezione Civile, Cinzia Cenni e Giorgio Bistoni per la Croce Rossa, Enzo Lepri per Informazione Locale e Alberto Bufali per la Proloco di Preggio oltre ad alcuni paesani.
A partire dal mese di Gennaio la Croce Rossa svolgerà un corso apposito di circa 6 ore a quanti si sono offerti per l’uso corretto del defibrillatore.
Il defibrillatore è conservato in una apposito contenitore a tenuta stagna perché deve essere posizionato all’esterno in un luogo accessibile e facilmente individuabile.
Questo luogo potrebbe essere quello della ex cabina telefonica.

Un grazie sincero a tutti voi

Ve lo ricordate? Il progetto di costruire un tetto per un’aula non finita in una scuola di campagna in Kenya.

La verità è che temevo davvero che non ce l’avrei fatta. E la verità è che non ce l’avrei fatta senza l’aiuto di tutti quelli che hanno detto sì.

Ve lo ricordate? Il progetto di costruire un tetto per un’aula non finita in una scuola di campagna in Kenya. Non so se per voi è stata una raccolta fondi come un’altra. Se lo è stata grazie lo stesso. Ma per me non è stata come le altre, come quelle alle quali si partecipa passivamente. In questa mi ero esposta, io proprio io, con la mia faccia. Avevo paura di aver generato false speranze in quelli a cui cui avevo detto: costruiremo il tetto, venderò i disegni dei bambini e costruiremo il tetto.

Prima di dirlo ci avevo pensato millemilioni di volte. Ma quando poi l’ho detto sono diventata immediatamente prigioniera delle mie parole.
Si, lo so che adesso sembra tutto facile. Ma garantisco che subito dopo aver fatto quella promessa non è stato facile nulla.
Avevo paura di essere considerata una delle tante che chiedono quattrini e a cui si è anche un po’ stufi di darli. Ma questi quattrini poi che fine faranno? Arriveranno davvero a destinazione? Mah.. vale la pena di fidarsi?

Questo è il “prima”, l’aula come era quando l’ho vista per la prima volta

Grazie grazie grazie di esservi fidati. La cifra raccolta grazie al vostro contributo e grazie all’iniziativa attiva di chi ha capito che da sola non ce l’avrei mai fatta, è stata ben superiore a quanto mi ero prefissata e così oltre al tetto abbiamo intonacato, pavimentato, installato porta e finestre e finito (FINITO!) l’aula.

Quando dico “abbiamo” intendo davvero “abbiamo”, perché per rispetto per il contributo di tutti ho seguito personalmente l’acquisto dei materiali (con l’aiuto di una persona fidatissima che in Kenya ci vive e per fortuna nostra conosce anche bene cosa significa costruire…) e sono riuscita a risparmiare e a ottimizzare le spese. Come molti di voi già sanno ho tenuto, ed ho tutt’ora (a vostra disposizione), traccia di ogni monetina impiegata. L’aula è stata finita a tempo di record ed è stata utilizzata immediatamente.

Kanani Primary School: “Sapere è potere”

La scuola è una scuolina di campagna sovraffollata e quello spazio era davvero importante. Non ha risolto il problema degli spazi e della mancanza di aule naturalmente. Ma siamo molto molto soddisfatti di aver fatto quello che era nelle nostre reali possibilità.
E così davvero un grazie a tutti, ai titubanti e agli entusiasti, a quelli che hanno detto sì perché ci hanno creduto e a quelli che hanno detto si perché qualcuno in cui credevano ci aveva creduto.
Ce l’abbiamo fatta. Noi insieme possiamo fare delle cose belle e importanti, anche se la cosa ancora un po’ ci stupisce…

Buone feste a tutti.

 

All’uscita da Messa, primi anni ’50

Ancora un piccolo spezzone di storia di Preggio dei primi anni ’50 filmato da mio zio don Armando dove è facile riconoscere, per chi ha vissuto in quegli anni la realtà del paese, i personaggi questa volta soprattutto sacerdoti che si riunivano per particolari celebrazioni religiose. La particolarità di questo documento è la ripresa delle ragazze della Colonia che venivano ospitate nel periodo estivo.
Buona visione a tutti!

Alberto Bufali

Alla Madonna del Sodo verso la fine degli anni ’60

Alberto Bufali, presidente della Proloco di Preggio, ha scovato un altro “filmino” in 8mm girato a Preggio alla fine degli anni ’60 alla Madonna del Sodo da Vincenzina.